Il WP6 affronta nel dettaglio un particolare aspetto della mobilità elettrica, con evidenti ricadute ambientali ed economiche, legato al tema delle batterie per trazione elettrica a fine vita. I ricercatori dell’Università della Basilicata, affiancati da quelli di ENEA e di TRAIN hanno affrontato la questione in modo ampio, studiando:
- procedure e processi tecnologici per il recupero delle parti metalliche ad alto valore e ad elevato impatto ambientale;
- la potenzialità di inserimento di buffer energetici costituiti da sistemi di accumulo second-life a supporto delle stazioni di ricarica, sviluppando un sistema basato sul concetto di “seconda vita” per gli accumulatori che, dopo l’utilizzo nella trazione elettrica conservano una capacità di carica pari anche all’80% di quella originaria e possono così essere riutilizzati ed assemblati in pacchi di storage per lo stoccaggio di energia, ad esempio da fonti rinnovabili;
- la possibilità di utilizzo di nuovi materiali per alcuni componenti delle batterie elettriche in modo da aumentarne l’efficacia;
- il contesto normativo nazionale ed europeo e il coinvolgimento – in qualità di consulente – di uno stakeholder di riferimento su scala globale che opera anche sul territorio regionale per definire delle best practices da proporre e verificare inizialmente su scala regionale.